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Riscaldamento e mal di gola: ecco cosa si rischia

Con l’abbassamento della temperatura, molti di noi tendono ad alzare il riscaldamento nelle case e nei luoghi di lavoro. A volte, però, il calore artificiale può causare problemi respiratori e di qualità dell’aria.

Purtroppo, ciò può essere causato da difetti di progettazione, materiali di costruzione inadeguati o pratiche di controllo del riscaldamento non corrette.

Quando si progetta o si costruisce una nuova struttura o si ristruttura un edificio o appartamento esistente, è bene tenere a mente questi consigli per la sicurezza del riscaldamento, in modo da mantenere gli occupanti al sicuro e in buona salute.

In questo articolo, poniamo l’attenzione sul legame che c’è tra riscaldamento e mal di gola e su come scongiurare problemi con i giusti controlli e revisioni degli impianti di riscaldamento.

‌Riscaldamento e mal di gola: quali rischi?

Ancor prima di far verificare gli impianti da tecnici specializzati come i professionisti di CenterClima, bisogna tenere a mente qualche piccola regola base.

Indubbiamente, per motivi di ecosostenibilità:

  • non è consigliabile accendere i riscaldamenti troppo spesso
  • evitare di superare i 22 gradi in un ambiente al chiuso
  • evitare di tenere gli ambienti o troppo secchi o troppo umidi

Infatti, una cosa è cercare la temperatura giusta, un’altra è rimanere in luoghi in cui l’aria è rovente. Per essere chiari, non è una causa diretta di malattia, ma per chi è già a rischio di problemi respiratori, l’aria secca e troppo calda può essere un problema. In alcuni casi, si potrebbero usare degli umidificatori per attenuare.

Per esempio, in chi soffre di asma, l’aria troppo calda può alterare la mucosa che riveste le pareti dei bronchi, con conseguenti difficoltà respiratorie. D’altro canto, non è sano nemmeno avere stanze troppo fredde e umide.

Riscaldamento e mal di gola: rimedi

Tuttavia, è anche importante adottare misure per evitare che si verifichi la situazione opposta: un ambiente interno eccessivamente umido. Come spesso accade, a causa di un isolamento insufficiente e di infissi più spessi ed ermetici dovuti all’uso prolungato, oggi viviamo in ambienti più umidi.

Ci sono spazi in casa con livelli di umidità del 60-70% e questo aumenta la probabilità di microrganismi, muffe, acari della polvere e allergeni, tutti pericolosi per chi ha sensibilità.

Per evitare questi problemi, si raccomanda di:

  • ventilare frequentemente le stanze e, se necessario, di utilizzare deumidificatori.
  • garantire la manutenzione periodica degli impianti di riscaldamento
  • cambiare i filtri per evitare che abbiano vita facile muffe e microrganismi che causano disturbi alle vie respiratorie
  • fare attenzione anche a dispositivi a pellet o a legna. La fuliggine prodotta dal loro funzionamento è causa di irritazione per le mucose.

Riscaldamento: perché è bene controllarlo regolarmente

In definitiva, se voi o qualcuno della vostra famiglia soffre di mal di gola, una delle prime cose da fare è controllare l’impianto di riscaldamento.

Una scarsa manutenzione dell’impianto di riscaldamento può infatti essere causa di mal di gola, poiché l’aria secca e polverosa può irritare la gola e provocare tosse.

È consigliabile investire in un umidificatore per tenere sotto controllo i livelli di umidità dell’aria. Inoltre, è importante assicurarsi che la temperatura non sia troppo alta.

Un umidificatore e temperature più basse possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria e a rendere l’ambiente più confortevole.

Seguendo questi semplici consigli, potrete contribuire a garantire una casa sana e confortevole e a ridurre il rischio di mal di gola. Per assistenza riscaldamento, rivolgiti al CenterClima a Bologna.

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